10 Slogan pubblicitari famosi che hanno fatto la storia

Alzi la mano chi non ha ripetuto, almeno una volta, uno slogan o canticchiato un jingle  di una pubblicità.
Entriamo oggi nel vivo del discorso e raccontiamo quelle pubblicità che nei social troveremmo nella categoria “ti sblocco un ricordo”: si tratta di slogan che hanno fatto la storia e che raccontano un po’ del nostro vissuto e anche del nostro passato. Vediamoli allora uno dietro l’altro.



Non ti va di leggere? Ascolta l’articolo sul nostro podcast, realizzato grazie al bando TOCC*

1. I’m Lovin’ it di McDonald’s


Nel 2003 la nota marca di fast food americana lancia un jingle di 5 note, seguito da uno slogan semplice, veloce e vincente, che lega il cibo con il sentimento dei clienti che, per l’appunto, piace, apprezzano: amano!
L’amore, un’emozione assolutamente universale, caratterizza lo slogan breve e indimenticabile “I’m Lovin’ it“, che va oltre il semplice gusto per gli alimenti, ma si fa espressione di gioia pura e semplice, invito a godere dei piaceri della vita, anche quelli più semplici, come un pasto condiviso con gli amici o la famiglia.


2. Che mondo sarebbe senza Nutella


Si può dire che la Nutella sia l’invenzione del secolo. Questo prodotto, originario dalla pasta giandujot piemontese, nasce nel 1964 e conquista la merenda degli italiani, tanto che non esiste concorrenza, nonostante i tentativi di altri brand di spodestare dal podio la nota crema spalmabile alle nocciole! Ormai Nutella, nome azzeccatissimo e geniale (da nut, in inglese nocciola), è entrata non solo nelle colazioni italiane, e in ogni momento di dolcezza, ma anche nel vocabolario made in Italy come simbolo della cultura di massa pop.
Ma Nutella non è solo una crema spalmabile; è un caldo abbraccio, un ricordo d’infanzia, un momento di puro piacere e indulgenza. Lo slogan  “Che mondo sarebbe senza Nutella”, infatti sottolinea non solo il sapore irresistibile del prodotto ma anche il suo ruolo insostituibile nelle vite dei consumatori.

3. Silenzio, parla Agnesi 


Non è facile distanziarsi dall’ambito alimentare in Italia, perché mangiare e bere bene fa parte della nostra cultura: tant’è che gustare in silenzio un’ottima pasta al sugo, durante un pranzo domenicale o una cena aziendale, tra occhiate seducenti, sussurri e tintinnio delle posate, è ormai un momento quasi solenne che dimostra la bontà del prodotto.
Conviviale, caldo, geniale, uno storytelling anni Ottanta (1987), quasi precoce e che anticipa i tempi: Silenzio, parla Agnesi è quasi un motto di spirito, super originale! Uno spot senza parole che ribalta completamente il concetto di slogan e di claim, e dà voce solo alle emozioni.  Qui, il silenzio non è assenza, ma piuttosto attenzione e aspettativa.
Quando Agnesi parla, infatti, il mondo si ferma per ascoltare. Lo slogan qui invita ad una richiesta che è già promessa: il sapore autentico della pasta e la sua qualità indiscussa.


4. Così tenero che si taglia con un grissino


Il tonno è così morbido che non servono posate per tagliarlo! Come i sofficini Findus che invitano i bambini a fare il sorriso premendo con la forchetta, anche questo spot della Rio Mare piace molto ai bambini, perché stimola l’aspetto ludico, quel voglio provare a farlo anch’io che è dentro in ognuno di noi e ci fa ritornare un po’ bambini. Lo slogan non si focalizza semplicemente sulla qualità delle carni del tonno, per l’appunto tenere, ma stimola un contatto più “tattile” e sensoriale con il cibo. Quasi un invito all’assaggio già pronto per essere portato in tavola e consumato.


5. Just do it


Questo slogan che è entrato nell’immaginario anche di noi italiani fa parte delle grandi campagne NIKE : un invito a provarci sempre, fallo e basta, a pensare e agire come un fuoriclasse anche nel proprio piccolo. Non tutti sanno però, che la genesi di questo slogan ha una storia interessante: nasce nel 1977, nella prigione statale dello Stato dello Utah, dove Gary Gilmore si trovava nel braccio della morte. Il criminale statunitense è noto per aver chiesto esplicitamente l’applicazione della pena di morte nei suoi confronti e per aver donato i propri organi a scopi medici. Dalle sue ultime parole, Just do it, nasce il celebre slogan grazie all’idea geniale di Dan Wieden, l’ad executive di Nike, che nel 1988 decide di utilizzare il motto come claim.  Da qui, è pura storia.  “Just Do It” è però molto più di un invito all’azione. È una filosofia di vita che incarna la determinazione, il coraggio e l’autostima. Ecco perché diventa fonte per ispirare moltissime persone a superare i propri limiti e a perseguire con audacia e determinazione i propri sogni e i desideri.


6. Più bianco non si può


Nasce negli anni ‘70 questo celebre slogan del marchio Dash, il detersivo sdoganato nel famoso spot di Paolo Ferrari, in cui vengono fermate le  clienti al supermercato per provare un 2×1 con un altro prodotto similare. “Più bianco non si può” non è solamente un claim di successo che dimostra le performance sbiancanti di una polvere per il bucato, ma rappresenta l’emancipazione delle donne che non hanno più molto tempo per le faccende di casa, e necessitano di un prodotto efficace, utile, che lavi senza fatica.  Questo slogan è un inno alla resilienza delle donne che, in un mondo nel quale sono sempre più funamboliche, in equilibrio tra carriera e famiglia, riconosce e celebra la loro forza, offrendo una soluzione che facilita la vita quotidiana senza compromessi sulla qualità.


7. Dove c’è Barilla, c’è casa


Il focus degli spot Barilla è da sempre il nucleo familiare, interpretato con veri e propri storytelling precursori, come quello del 1986, che è letteralmente entrato nei nostri cuori. Una bimba, perso il pulmino dopo scuola e sotto la pioggia, trova un gattino e lo nasconde nel suo impermeabile giallo: ad aspettare a casa, una mamma in pensiero, che le ha preparato delle ottime penne rigate. Emozionante anche lo spot in cui un uomo innamorato fa trovare una pennetta alla sua amata, come fosse un pegno d’amore, dentro alle pagine di un libro. I ricordi, un po’ offuscati, possono trarre in inganno ma quello che resta è la pelle d’oca che ancor oggi ci emoziona con il sottofondo dell’inno di Vangelis e le storie familiari firmate dai geni pubblicitari di Barilla, puri Leonardo Da Vinci del marketing. “Dove c’è Barilla, c’è casa” non è solo una celebrazione del cibo, ma un inno all’amore familiare e alla comunità. E Barilla appone la propria firma che non è solo un marchio di pasta, ma un simbolo di unità, comfort e amore, un richiamo nostalgico che evoca calore, sicurezza e appartenenza.


8. Red Bull ti mette le ali


Con questa frase incisiva e fuori dalle righe, associata al cartone animato irriverente, la Red Bull, nota marca di bevande energetiche, coniuga l’aspetto pratico e funzionale con quello divertente, emotivo, spassoso che è intrinseco alla pubblicità. Questo slogan cattura l’essenza dell’energia incontenibile e della libertà. “Redbull ti mette le ali” è infatti una promessa di vitalità e audacia, un invito a superare i limiti e a vivere la vita al massimo, con entusiasmo e passione.


9. Falqui, basta la parola!


Forse non tutti si ricordano le origini di questo slogan, figlio del Carosello, ideato da Marcello Marchesi, attore di cabaret, e interpretato da Tino Scotti. L’aspetto geniale del claim nasce dall’esigenza di evitare la parola lassativo in TV, come l’argomento sulla stitichezza e sui problemi intestinali, considerati tabù, fuori luogo, dai vertici dell’epoca.
Ma come dice il proverbio, di necessità virtù, così viene sfruttato l’escamotage del nome del marchio: Falqui, basta la parola (con tanto di jingle) vede come protagonista anche la celebre attrice Barbara Bouchet mentre fa aerobica in palestra e svela il segreto della sua forma fisica smagliante.

10. L’ottimismo è il profumo della vita


Uno slogan del 2000 che è diventano un vero e proprio monito di vita: il filosofo e scrittore Tonino Guerra sponsorizza il marchio Unieuro e invita ad avere fiducia nella tecnologia, con fare accogliente, che entra nelle case degli italiani, che emoziona e ti entra nel cuore (oltre che in testa). L’ottimismo non è solo una prospettiva positiva sulla vita, ma anche un catalizzatore per l’azione e il cambiamento. Questo slogan incoraggia di fatto le persone a vedere il bicchiere mezzo pieno, ad abbracciare le possibilità infinite della tecnologia e a vivere la vita con speranza e gioia.

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

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