Attrezzatura cinematografica: un arsenale dietro le quinte 

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Ah, il cinema… quella magica atmosfera vissuta quando, avvolti nel silenzio di una sala con le luci spente, vi sentite come proiettati dentro la pellicola che narra una storia e vi rapisce completamente. Forse però non tutti sanno che la stessa attrezzatura cinematografica viene utilizzata sia per realizzare film prestigiosi, ma anche per l’advertising.

Se vi siete mai chiesti come creareSe vi siete mai chiesti cosa dà al video quella pasta cinematografica, quale arsenale si cela dietro le quinte, non vi resta allora che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito.

Girare un video necessita di un insieme di attrezzature fondamentali, che garantiscono un’ottima qualità: l’obiettivo, come sempre, è realizzare un contenuto audiovisivo di valore, e questo vale sia per la realizzazione di spot pubblicitari sia per quella di un film, che ovviamente è un percorso  molto più lungo e articolato. Di seguito, scopriremo allora insieme quali sono gli strumenti indispensabili, ovvero quale sia un’adeguata attrezzatura cinematografica, in grado di  assicurare la riuscita di un ottimo prodotto multimediale.

1. Pietra miliare della cinematografia: una buona macchina da presa


Per girare un video è fondamentale avere una camera di qualità o una buona macchina da presa. Utilizzare delle ARRI ALEXA o delle RED Digital Cinema, così come le grandi marche di camere Blackmagic, Sony, Canon è sempre sinonimo di grande e indiscutibile qualità.


2. “Di grandi vedute” fino ai dettagli Intimi: investire in un obiettivo di valore


L’obiettivo è “l’occhio” attraverso cui si catturano le scene e le immagini più significative. Un consiglio necessario è quello di adattare l’obiettivo specifico a diverse situazioni. Ad esempio, un grandangolo è in grado di catturare uno scenario di più ampio respiro, come un paesaggio o uno spazio aperto, dal campo lungo al lunghissimo. Un obiettivo da 50 mm invece, ha la capacità di concentrarsi sui primi piani e sui particolari, su quei dettagli utili a caratterizzare e dare personalità ai personaggi. Sicuramente lenti della famiglia Arri Zeiss Master Prime oppure ottiche Cooke S4 permettono di catturare dettagli e restituire immagini indimenticabili.


3. Catturare l’anima della voce: un microfono di qualità 


Quando si decide di filmare o di girare un corto o un lungometraggio, è necessario investire in un microfono di alta qualità, come ad esempio uno shotgun professionale che riduce il rumore di fondo e cattura la voce degli attori e i suoni.
Qualora la qualità del suono dei dialoghi fosse particolarmente importante, sarebbe opportuno affiancare agli shotgun anche un ulteriore  registratore audio con  specifici microfoni lavalier, per poter catturare i dialoghi degli attori in modo cristallino, sempre riducendo al minimo i rumori di fondo esterni.


4. Illuminare la scena con un’ottima illuminazione


L’aspetto della fotografia è fondamentale, quando si desidera ottenere immagini di qualità, chiare e definite, sgranate e a fuoco. Cosa utilizzare per assicurarvi un’illuminazione eccellente? Prima di tutto, potete impiegare luci continue o luci LED portatili che siano in grado di illuminare ogni scena in modo impeccabile. Inoltre, è utile integrare la luce solare naturale con quella artificiale, soprattutto quando si gira negli interni o si desidera ottenere un particolare effetto meteorologico, una sensazione, un’emozione. Nella cassetta degli attrezzi del capo elettricista non devono poi mancare cavi, cavetti, adattatori, prese, prolunghe, nastri .. insomma tutti i ferri del mestiere.


5. Il monitor esterno


Questo particolare elemento dell’ attrezzatura serve a valutare con precisione l’inquadratura e la qualità delle immagini, nel momento stesso in cui si sta girando la scena. Oltre che al regista, serve anche ad altre figure professionali  presenti sul set, come ad esempio al focus puller, ossia colui che  ha il compito di garantire che la ripresa sia messa a fuoco.


6. Carrelli e binari


Chi gira su un set,  deve stare attento a dove mette i piedi, infatti oltre ai cavi, il suolo è occupato da attrezzature per il posizionamento e la movimentazione della scena e della camera.  Tra gli strumenti principali  ci sono i carrelli e i binari per le camere, proprio quelli che permettono le famose “carrellate”, quel tipo di ripresa che consiste nel far muovere la telecamera su un carrello lungo un binario o su un altro tipo di supporto mobile (slider o dolly) per poter catturare una sequenza di movimento fluido e controllato. Questi sistemi vengono montati e smontati continuamente in base alle esigenze del Regista e a farlo sono i macchinisti, un’altra figura chiave nei set cinematografici.  Sono proprio loro a garantire che ogni scena possa essere catturata con la miglior angolatura possibile.


7. Il Bolt


Anche il Bolt si muove sui suoi binari ed è una delle tecnologie più avanzate nel campo della cinematografia, noto per essere un braccio robotico estremamente preciso e versatile. Viene impiegato per creare movimenti di camera fluidi e complessi, che sarebbero impossibili o estremamente difficili da realizzare con metodi tradizionali. Questo robot può essere programmato per ripetere lo stesso movimento più volte con una precisione millimetrica, il che è ideale per  realizzare attraverso una camera estremamente perfomante , riprese in slow-motion o time-lapse, movimenti arditi e rotazioni rocambolesche.
Il Bolt è in grado di muovere la camera a velocità impressionanti, mantenendo la stabilità dell’immagine e permettendo riprese innovative.
La sua presenza su un set richiede operatori specializzati che sappiano gestirne la programmazione e l’operatività, garantendo così riprese spettacolari e di alta qualità. Questi sono solo alcuni esempi delle attrezzature che popolano un set, ma ne esistono molte altre ancora e molto più specifiche per ogni esigenza di ripresa. Per concludere, ogni tipologia di contenuto audiovisivo necessita una particolare attrezzatura, in base alla creatività, alla lunghezza, alle risorse economiche, al mood, allo stile, al target di riferimento e alla distribuzione. Prima di cominciare qualsiasi progetto di questo tipo, è bene quindi fare una lista dettagliata dell’attrezzatura necessaria e solo dopo procedere con il lavoro!

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

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