Come fare uno spot pubblicitario: la checklist perfetta per la pre-produzione

Non ti va di leggere? Ascolta l’articolo sul nostro podcast

Immaginatevi di essere nei panni del producer che sta per avviare un nuovo spot tv: beh, certamente non un ruolo facile. E no! Non solo per via del coordinamento che dovrà andare a fare, ma soprattutto perché dalle sue capacità di supervisione dipenderà una narrazione potente e persuasiva.
In questa fase cruciale di pre-produzione, ogni decisione, ogni dettaglio, agisce come elemento essenziale della produzione pubblicitaria e ogni scelta ha la possibilità di influire complessivamente sulla riuscita del progetto finale. 

Se vi siete chiesti quali sono i segreti di un producer o come si prepara al meglio un set,non vi resta che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito.

Proviamo adesso ad indossare i panni del nostro produttore: ecco, allora, una lista delle attività e degli elementi che non dovranno mai mancare, prima di procedere con la produzione.
Il producer, infatti, deve fare una attenta e perfetta check list, una pianificazione strategica, seria e smart, di tutti gli elementi della pre-produzione, senza saltarne nessuno, e solo così lo spot sarà non solo tecnicamente solido, ma anche emotivamente coinvolgente e dotato di grande potere attrattivo e di immediata engagement con il pubblico. In una checklist ideale ogni elemento, dai casting alla selezione delle location, dalla creazione dello storyboard alla pianificazione del calendario, deve essere curato con la massima attenzione e precisione, mirando sempre all’eccellenza. Di seguito scoprirete, allora, come un producer redige la lista perfetta per la fase di pre-produzione di uno spot pubblicitario.


La creatività: il primo protagonista importante


La creatività è l’anima  dell’intero processo di produzione. Da qui prendono vita idee, stili e approcci, determinando il carattere distintivo e l’impronta emozionale di uno spot pubblicitario.
Ma quando parliamo di creatività ci riferiamo a qualcosa di “astratto”, che diventa concreto e tangibile quando diventa una produzione video. Chiaramente la creatività deve rispettare (e collaborare) strettamente con gli aspetti logistici e tecnici della produzione, influenzando la scelta degli attori, la selezione dei luoghi, delle luci, l’intuizione del regista e la composizione delle scene, creando un tessuto visivo e narrativo che risuona, coinvolge e cattura lo spettatore.

Dalla creatività alla realtà: il ruolo cardine della troupe


Ma se all’interno di una produzione il regista ha a che fare sia con la parte creativa che con quella logistica della produzione, è comunque la troupe intera, in tutta la sua eterogeneità, che dona un contributo insostituibile al risultato finale. A dettare la composizione dell’intera squadra è la complessità o specificità del set: si opterà, ad esempio, per una troupe composta solo dalle figure chiave, mantenendo un approccio più essenziale, oppure includere operatori altamente specializzati, come ad esempio una food stylist, garantendo una cura maggiore ad ogni aspetto della produzione. 


Lo storyboard, ossia il copione da seguire


Se uno spot pubblicitario è una narrazione, allora lo storyboard è lo spazio in cui questa semantica viene tradotta in immagini funzionali alla creazione del video finale. Nello storyboard sono compresi naturalmente i dialoghi, la voce narrante e le indicazioni tecniche dello spot pubblicitario. Per quanto riguarda i video pubblicitari, nello specifico, la voce narrante e i suoni fuori campo hanno un appeal fondamentale, basti pensare  ad un qualsiasi spot di automobili, ciò che ci colpisce in un video pubblicitario, sono i suoni che emette l’auto, la sensazione di velocità data dalla corsa dell’automobile e, ancor di più, la voce fuori campo che con toni caldi e accattivanti ci ammalia parlandoci delle caratteristiche del prodotto. Tutto questo, emozioni comprese, si traducono in immagini, sotto forma di rappresentazione visiva, un’indicazione importante, durante la pre-produzione, per tutti i coinvolti: dal regista agli attori fino a tutti gli operatori presenti sul set… e persino per allestire correttamente la location!


Gli attori


Una delle fasi più importanti della pre-produzione è il casting, ovvero la scelta dell’attore giusto per lo specifico ruolo e per attribuirgli un’adeguata credibilità. Gli attori sono, infatti, il veicolo attraverso cui il racconto prende vita, diventando un’esperienza concreta e memorabile per il pubblico. È attraverso la loro capacità di vestire i panni di un personaggio, e tramite la loro interpretazione, che gli attori hanno il potere di dare un’anima al brand, consentendo una comunicazione emotiva e profonda che va oltre il messaggio pubblicitario, fino a permettere un’identificazione e una aderenza ai suoi valori e alla mission.

Il setting


Il setting, altro elemento essenziale di questa lista perfetta! Qui si parla esattamente della location e dell’ambientazione in cui viene narrata la storia riprodotta da uno spot pubblicitario. Il setting può essere  un luogo reale, come ad esempio un ambiente esterno, un paesaggio naturale; oppure potrebbe essere, al contrario, un luogo artificiale, riprodotto in studio grazie ad un allestimento studiato, con props  e luci ad hoc.
Anche l’ambientazione gioca “da importante elemento narrativo”: dietro ad ogni colore, ogni arredo, ogni singolo dettaglio si può veicolare un senso profondo dello spot. Costruire il set adeguato diventa fondamentale, e per questo bisogna che si indichi in lista anche l’esatto personale tecnico e artistico richiesto, come saldatori, pittori, falegnami, carpentieri, tecnici attrezzati nella produzione di scenari in vetroresina, polistirolo, plastica, e così via. Anche il personale tecnico  che opera a livello digitale è qui fondamentale, perché utilizza strumenti per l’allestimento digitale del set, come i rendering 3D. 

Trucco e parrucco, costumi e acconciature


Uno degli aspetti fondamentali dello spot pubblicitario sono i costumi, poiché contestualizzano la vicenda in un particolare momento storico, dando un taglio particolare alla narrazione: uno spot storico, ad esempio, potrà utilizzare costumi d’epoca e meravigliosi travestimenti che riecheggiano nel passato. Ma un determinato look può anche trasmettere significati altri: un abbigliamento dai colori pastello e morbidi, ad esempio, si traducono in sensazioni quasi “impalpabili ed eteree”, testimonianza di look giovanili, sereni e spensierati. Al contrario la scelta di colori forti o sgargianti può comunicarci atmosfere vivaci, frizzanti o fortemente dinamiche.

Tabella di marcia


Molto importante è stabilire anche la tabella di marcia dei lavori di produzione, come in un vero e proprio cantiere di lavori in corso! In pratica, è necessario programmare la lavorazione, rispettando determinate date, che devono coincidere con gli impegni degli attori, del cast tecnico, ma bisogna fare i conti anche con la stagionalità e il clima, se bisogna andare a girare uno spot in un aranceto, ad esempio, bisognerà tener conto della stagionalità del prodotto e cercare di avere un “piano b” nel caso in cui le variabili meteorologiche siano avverse.
Tutta la troupe sul set arriva ad un orario preciso, i tecnici saranno i primi, poi gli attori, e infine i clienti, pronti a godere della magia del set. Dopo aver stabilito e perfezionato tutti i dettagli qui indicati, e solo dopo aver verificato che tutto sia stato eseguito e rispettato punto per punto, sarà il momento di annunciare finalmente… Ciak, si gira e che lo spot pubblicitario cominci.

Per questo è importante tenere presenti questi elementi nellaperfetta checklist pre-produzione.

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

Altri articoli dal Blog di Kortocircuito

Video comunicazione a Milano: strategie per amplificare il tuo brand
Video comunicazione a Milano: strategie per amplificare il tuo brand
Hero, Hub, Help: tipologie che devi conoscere
Hero, Hub, Help: tipologie che devi conoscere
Come realizzare video professionali per i social
Come realizzare video professionali per i social