Riprese con un drone – 8 cose da sapere!
Qualità, creatività, emozione: chiedi un preventivo oggi!
Se vi siete chiesti come si fa a realizzare una ripresa aerea o quanti tipi di droni esistono, con noi potrete ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito.
Bene! Seguiteci allora in questo viaggio, anzi in questo volo in cui ci innalzeremo fino a rivelare spazi sempre più affascinanti, dove la percezione si espande e si perde, mentre il mondo si ridimensiona e si offre allo sguardo in una prospettiva completamente nuova.
Ecco questo è il potere di un drone: strumento potente e immediato di narrazione, in grado di costruire una nuova identità del brand e creare un legame emozionale ed indissolubile con il pubblico. Il drone è diventato oggi, infatti, un vero e proprio must have, viene impiegato in un ampio ventaglio di settori, soprattutto per effettuare meravigliose riprese dall’alto. I droni vengono impiegati per creare una vasta tipologia di contenuti: promozionali, turistici, divulgativi, informativi, documentari e tanti altri ancora.
Il drone ha origine in ambito militare ma oggi questo strumento altamente tecnologico viene sfruttato per eseguire rilevazioni fotografiche, foto aeree e per registrare fantastici panorami del cielo e viaggiare senza, di fatto, spostarsi di un millimetro. Va da sé che il drone sia lo strumento preferito di chi lavora con il magico potere del visual, come fotografi, videomaker, content creator, grafici, ma anche travel blogger e storyteller: tanti liberi professionisti che utilizzano foto e riprese video e trovano nel drone uno uno strumento prezioso per creare contenuti. Ma come sfruttare il potenziale di questo strumento per ottenere contenuti multimediali fantastici, coinvolgenti e magici?
Ecco 8 cose fondamentali da sapere su come utilizzare al meglio un drone
1. Cosa si può fare con un drone?
Un drone può essere utilizzato per giocare o per lavorare, certo, ma ci sono droni e droni. Eh sì.. Perché questo fa una gran bella differenza! Nel primo caso potrete trovare modelli nella media e addirittura acquistabili con offerte convenienti ad un costo accessibile, sugli 80 €, per intenderci. Ma se invece desiderate comprare un drone per creare contenuti, riprese aeree o registrare video emozionali, allora il livello di professionalità richiesto, sale.
Chiaramente, però, meglio avere un “occhio tecnico” e una mano professionale altrimenti avrete solo fatto un cattivo investimento. Infatti, oltre all’acquisto del drone, per i modelli di peso superiore ai 250 g, è obbligatorio prendere il patentino per poter volare come operatore certificato.
2. Affidati a un rivenditore professionista esperto nel settore
Vi piacciono le riviste di meccanica? Così cantava Morgan in una celebre canzone dei Bluvertigo: se invece non siete molto ferrati sul settore video, né di elettronica o di aeromodellismo, è raccomandabile affidarsi a un rivenditore specializzato che potrà consigliarvi il modello di drone migliore da acquistare e seguirvi completamente con un’assistenza post-vendita qualificata e competente.
Il buon consiglio di un professionista vi aiuterà a capire meglio le vostre esigenze di volo, soprattutto informandovi sulle principali regole da seguire, come ad esempio il divieto di volare ad una quota superiore a 120 metri, il divieto di volo nei centri urbani o con sovraffollamento di persone, ma soprattutto è fondamentale per il dronista volare con la visuale completamente libera.
3. Bisogna esercitarsi molto all’aria aperta
Il drone è dotato di sistemi di controllo avanzati e di dispositivi di volo assistito, che consentono di farlo volare anche se a guidarlo è qualcuno alle prime armi, ma il consiglio primario è di esercitarvi come piloti.
Dovrete acquisire dimestichezza e padronanza nell’uso del drone per utilizzarlo in completa sicurezza: vi suggeriamo di esercitarvi en plein air, lontano da apparecchi elettronici, cavi elettrici, aeroporti o centri abitati. Meglio se anche lontano da altre persone… soprattutto le prime volte.
4. Il GIMBAL
Si tratta di un dispositivo che permette alla fotocamera di rimanere in asse con il volo del drone e consente la massima stabilità della ripresa.
Se il drone non è provvisto di una struttura base, noi consigliamo di dotarsi di un gimbal a due assi: il movimento verticale è gestito da remoto con il radiocomando, mentre gli spostamenti orizzontali vengono seguiti attraverso il sistema elettronico di bordo.
Consigliamo di scegliere Il dispositivo a due assi perchè, sì, può apparire più difficile per chi è alle prime armi, ma ad un livello professionale, aumenta la padronanza e l’esperienza di guida del mezzo.
Quando diventerete dei professionisti del volo, allora potrete utilizzare un gimbal a tre assi. Questo strumento garantisce il controllo completo della rotazione sull’asse orizzontale e in questo modo si ottiene un monitoraggio totale della fotocamera, indipendentemente dalla direzione e dagli spostamenti del drone.
5. Fai scorte di eliche e batterie
Sono fondamentali, come le ali di Icaro, perché, soprattutto durante le prime esercitazioni, un atterraggio non proprio perfetto del vostro drone.. beh.. dovrete mettere in conto! Se utilizzate il drone per lavorare, dovrete sempre avere una batteria di ricambio: per volare, necessita di energia! Ricordatevi che le batterie in inverno durano meno che in estate: per darvi un parametro sappiate che, in genere, l’autonomia si riduce del 25%. Il nostro consiglio è di munirvi di 4, 5 pacchi di batterie ciascuno dei quali potrà assicurarvi dagli 8 ai 12 minuti di autonomia di volo.
6. Pensa sempre alla sicurezza
Pilotare un drone richiede la massima attenzione: come abbiamo anticipato tenetevi lontani dai centri abitati, dai luoghi dove giocano bambini, dagli aeroporti. Ma fate attenzione anche a manutenzionare il vostro drone, per garantirvi la sua massima efficienza… in sicurezza, per l’appunto!
Direttamente collegato al 6° consiglio arriva il 7°. Munisciti di un assistente
Soprattutto se utilizzate il vostro drone per lavorare ed effettuare riprese aeree, affidatevi a un assistente che monitorerà il lavoro della fotocamera. Chi pilota deve avere la mente libera, essere concentrato solo sulle fasi di volo e non può dedicarsi anche alla fotocamera e pensare al cambio delle batterie.
Direttamente collegato al 6° consiglio arriva il 7°. Munisciti di un assistente
Se padroneggiate l’arte di volare a vista e desiderate intraprendere un’esperienza di volo ancora più professionale, è il momento di passare ad un livello di pilotaggio superiore. Infatti, se durante le sessioni di volo desiderate puntare sul fattore velocità e sull’altissima qualità di ripresa, la tipologia FPV è la soluzione ideale. Questo particolare drone, infatti, ha dimensioni molto ridotte e viene sfruttato per volare in spazi molto grandi, ma anche per raccontare gli interni di aziende e fabbriche; è in grado di muoversi in spazi piccoli, senza alcun problema di manovra e senza limitazioni di trasmissione.
Grazie all’ausilio del casco con visore integrato, l’esperienza di volo è immersiva e il pilota vede in tempo reale in che direzione sta volando il drone, anche se questo si trova fuori dal suo campo visivo. Vista l’alta qualità e il salto professionale che offre questo strumento, anche con questa tipologia di droni è sempre bene essere in due a “volare” per avere una maggiore sicurezza e un controllo sulle manovre da effettuare negli spazi da riprendere. Per concludere, vogliamo darvi altri due utilissimi consigli… organizzate la vostra strategia di ripresa personalizzata analizzando il setting, il soggetto da riprendere e le condizioni del tempo (se piove, tira vento, c’è sole). Ultimo consiglio è quello di affidarvi ad una casa di produzione video competente nel settore: risparmierete indubbiamente risorse e tanta energia, ma soprattutto avrete un risultato professionale.
Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.
*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.